Taormina: chef stellati, cuoche a domicilio e birra senza glutine.

Il 2013 è cominciato nel segno della qualtà per gli incontri di nonsologlutine. Il viaggio alla ricerca dei prodotti senza glutine ha avuto come prima tappa Taormina per un evento di degustazione senza glutine nell’ambito della manfestazione “CioccolArt Sicily”, giunta alla sua quarta edizione e tenutasi nella splendida cornice della Chiesa del Carmine nei pressi di Porta Catania.

La giornata siciliana è stata davvero molto intensa, non solo per la degustazione avvenuta in serata, ma per tutta una serie di appuntamenti che mi hanno visto impegnato tra Messina e Taormina. Uno dei più importanti è stato l’incontro con lo chef stellato Michelin Pietro D’Agostino del ristorante La Capinera di Taormina. Pietro è tra gli chef più apprezzati del momento, non solo a livello nazionale. Membro dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, da anni porta avanti una filosofia che guarda all’alta qualità dei prodotti da usare nelle sue creazioni con un occhio attento al cosiddetto km zero. Il suo ristorante è diventato ormai un must per tutti coloro che cercano il meglio della cucina siciliana di qualità. Da anni la sua ricerca delle eccellenze si è concentrata anche sull’arricchimento della carta dei vini e della birra artigianale, ricevendo riconoscimenti nazionali soprattutto per quest’ultima. A Pietro ho parlato del mio impegno nella diffusione della cultura dell’alimentazione senza glutine di qualità senza dover necessariamente parlare di celiachia, ma solo come stile alimentare in cui non è prevista la presenza di prodotti contenenti glutine. Questo discorso ha trovato d’accordo lo chef, il quale mi ha ribadito la sua disponibilità nel portare avanti questa idea nel mondo della cucina di alta qualità che lui rappresenta e di poter dare voce in futuro a questa filosofia nei contesti più diversi che lo vedranno coinvolto.

Maria Elena Curzio, promotrice dell’incontro con Pietro D’Agostino, durante l’incontro avvenuto nel ristorante La Capinera, ha ribadito l’impegno dell’Associazione Nazionale Cuoche a Domicilio, di cui è Presidente, al fianco delle mie iniziative ed ha proposto di essere sempre più presenti sul territorio nazionale con eventi e manifestazioni in cui il senza glutine possa diventare il più familiare possibile agli occhi di tutti. Naturalmente la cosa non può che farmi piacere ed abbiamo cominciato a mettere su carta un programma da portare avanti per poter proporre la cucina senza glutine ovunque in giro per l’Italia.

Finito l’incontro programmatico, ci siamo traferiti tutti nella sede che ospitava la degustazione vera e propria, la Chiesa del Carmine. Questa bellissima struttura sconsacrata ha ospitato l’evento sul cioccolato di cui parlavamo prima, all’interno del quale abbiamo preparato tutto il necessario per offrire ai presenti una cena completa senza glutine accompagnata dalle birre Glutenberg, vincitrici del World Beer Cup 2012 a San Diego.

Il menù preparato da Maria Elena Curzio e Tania Galletta è stato il classico esempio di quello che vado sostenendo in giro da più di un anno: piatti semplici ma ricercati allo stesso tempo, legati al territorio e soprattutto sani e buoni per tutti. Abbiamo cominciato con dei bicchierini di passata di ceci con olio al rosmarino e semi di finocchio, poi un bellissimo piatto di riso venere con pomodorini confit, gamberi e caciocavallo ragusano. Per secondo abbiamo proposto diversi tipi di frittate farcite e accompagnate da un contorno di zucche in agrodolce. Per finire un tipico dolce siciliano: il bianco mangiare.

Durante la cena ho condotto una degustazione guidata delle birre Glutenberg, spiegando ai presenti gli abbinamenti tra i piatti proposti e le birre che stavano bevendo. Devo ammettere che la curiosità delle persone è sempre tanta quando mangiano e bevono prodotti di alta qualità gluten free e alla fine la domanda che mi viene posta è sempre la stessa: ma quindi tutti possiamo mangiare senza glutine, non solo i celiaci? Ebbene si, non lo scopro certamente io, ma tantissime cose senza glutine fanno parte della nostra alimentazione quotidiana, solo che spesso associamo queste due parole alla celiachia, senza riflettere sul fatto che gran parte di quello che troviamo nei mercati e nelle botteghe dove facciamo la spesa è già naturalmente priva di glutine. Se vi foste trovati in un ristorante a mangiare quello che abbiamo proposto a Taormina avreste mai detto che era una cena per celiaci? O avreste semplicemente pensato di aver mangiato delle prelibatezze da leccarsi i baffi? A voi la risposta.

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