L’intreccio tra lo sport e la celiachia è uno degli argomenti più interessanti a cui spesso guardano coloro che sono obbligati a mangiare senza glutine. Il fatto che uno sportivo raggiunga il top della forma e conquisti traguardi importanti, pur mangiando senza glutine, è un segnale che dovrebbe incoraggiare chi scopre di essere celiaco o sensibile al glutine e pensa che la sua vita sarà solo un calvario fatto di rinunce e di scarsa forma fisica.
Uno dei personaggi del mondo dello sport, notoriamente celiaco, è Martin Castrogiovanni pilone della nazionale italiana di rugby. L’ho incontrato in occasione della preparazione alla partita del Sei Nazioni Italia – Irlanda, che si giocherà oggi pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma.
Martin, nell’immaginario comune il celiaco è lo sfigato che non può mangiare pane, pizza e derivati della farina. Per questo motivo viene dipinto come un essere sofferente, malato. A guardarti non sembra che sia il tuo caso. Mi parli della tua esperienza iniziale con la celiachia?
Dalla mattina alla sera ho dovuto rinunciare alla pasta, alla pizza e all’amata birra. Nel 2011 dopo il “Sei Nazioni” ho scoperto di essere celiaco. I sintomi: un’allergia fortissima alla pelle e una diminuzione di ben 15 chili rispetto al peso forma. Stanchezza, pesantezza, perdita di massa muscolare. I test per la celiachia hanno rivelato un’intolleranza al glutine. In poco tempo la corretta dieta alimentare costituita da alimenti gluten-free, privi di frumento, come la pasta di mais senza glutine, mi ha riportato in perfetta forma fisica.
Nonsologlutine nasce per valorizzare l’alimentazione naturalmente priva di glutine (carne, pesce, latticini, legumi, etc..) perchè riteniamo che mangiare senza glutine possa diventare una opportunità per mangiare sano e in maniera corretta. Qual’è il tuo pensiero in merito?
Per la mia attività devo controllare molto l’alimentazione. Recentemente ho cambiato il mio modo di mangiare e sto più attento a che tipo di alimenti assumo. Cerco di seguire una dieta proteica, meno zuccheri e più grassi buoni (noci e avocado per esempio), grandi frullati di frutta, verdura, semi e noci. E’ da quasi un anno che la mattina prima di andare all’allenamento preparo un gran frullato di frutta, verdura, semi, spirulina per iniziare alla grande la giornata.
Da quando mangi senza glutine come è cambiata la tua vita privata e quella sportiva?
I primi sei mesi sono stati davvero duri, perché un conto è scoprirlo alla nascita, altro è farlo a 27 anni, quando per forza devi rivoluzionare radicalmente la tua alimentazione. Prima di sapere di essere celiaco tendevo a prendere molti chili, questa intolleranza mi aiuta anche a mantenere un buon peso forma.
La birra è la bevanda socializzante per eccellenza. Come leggi, da un punto di vista sociale, la presenza nel mercato del gluten free di Peroni, la birra più popolare in Italia?
Alla fine ci si abitua a tutto, ma ci sono cose che mi mancano davvero, una di queste è sicuramente la birra che per noi rugbisti è una bevanda irrinunciabile. Ora però la fanno anche senza glutine: sono rovinato!
Se ti trovassi di fronte ad un neo diagnosticato, cosa senti di dirgli per aiutarlo ad affrontare con serenità la dieta senza glutine?
Animo! Si trova di tutto e non mi manca nulla. Sto molto meglio da quando ho scoperto di essere celiaco perché il glutine mi intossicava e non riuscivo nemmeno più ad allenarmi. Per fortuna al giorno d’oggi c’è una vasta scelta di alimenti senza glutine e sono anche molto buoni.
Da quando mangi senza glutine sei più o meno felice di prima?
Sono felice, semplice, solare, indipendentemente dalla celiachia. Non dimentico da dove vengo e chi sono stato. Pronto a lottare per la vita, con un sorriso.
Un approccio alla celiachia assolutamente positiva quella di Castro, come è giusto che sia. Eliminare il glutine dall’alimentazione può rappresentare una vera opportunità per la riscoperta di alimenti sani e naturali che tutti dovrebbero utilizzare nel quotidiano, facendo attenzione a ciò che si mangia.
Ma tornando all’appuntamento del Sei Nazioni di oggi, mi piace ricordare anche l’atmosfera di festa che avvolge una partita di rugby, dove a trionfare è lo sport nella sua definizione ideale, come momento di aggregazione e di socializzazione, senza vinti e vincitori. Ed è proprio questo lo spirito che caratterizza il Terzo Tempo Peroni Village, a cui possono partecipare tutti, non solo coloro che assisteranno alla partita. Nell’appuntamento di oggi allo Stadio Olimpico, il Villaggio presterà grande attenzione a chi mangia senza glutine, con spazi in cui è possibile mangiare (a cura dell’Isola Celiaca) e soprattutto bere gluten free, grazie alla Peroni, di cui Castrogiovanni è il nuovo testimonial. Molto divertente il video realizzato da Peroni per lanciare la birra gluten free, in cui Martin ritrova il suo vecchio amore.
La presenza di Peroni senza glutine ha fatto sorridere molto Castrogiovanni, che in un momento di estrema spontaneità ha detto che finalmente non ci sarà “mai più un terzo tempo senza birra“.
Cheers
Share this:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)